Monica Guerritore e Giovanni Nuti celebrano la straordinaria vitalità della poetessa dei Navigli tra musica e parole. “Bisogna farsi travolgere come faccio ogni sera io, lasciarsi andare a un’ora di estrema, incandescente bellezza”: c’è entusiasmo vero nel tono di Monica Guerritore mentre descrive lo spettacolo… “Mentre rubavo la vita” è in effetti una testimonianza sincera dell’opera e dello spirito della poetessa milanese.
Leggi tutto
Ghiribizzosa la Guerritore di “Mentre rubavo la vita...!”: solo a quelle come te, leggere nel tocco, potevano fluire così ammalianti i versi di Alda Merini! E’ toccato proprio alla così lontana per forme (...e che belle!) Monica Guerritore avvolta in un panneggio rosso Pontormo, con aggiunto un velo di sposa, di interpretare i suoi versi, cantarli con voce calda, per farli vibrare d’emozione. E un’ora e mezza di poesia pura è volata via veloce, lasciando il segno, eccome, sugli occhi commossi dei molti milanesi venuti a sentire lei e Nuti che della Merini è stato amico e interprete in musica e non solo: sue le canzoni, suoi i ritmi struggenti di una serata emozionante.
Leggi tutto
Una ventina di poesie di Alda Merini - certamente la più grande poetessa italiana del Novecento - sono le protagoniste di “Mentre rubavo la vita”, l’emozionante e coinvolgente spettacolo animato dalle voci di Monica Guerritore e Giovanni Nuti al cui talento si devono le note che ‘vestono’ le parole della Merini senza tradirne, anzi esaltandone, lo spirito e trovano nella sua capacità interpretativa e nell’abilità di garbato e avvincente narratore un interprete ideale. Sorpresa dello spettacolo è, però, Monica Guerritore… pochi avevano fino a oggi avuto la fortuna di conoscerla come cantante e di ascoltarne la voce affascinante, dalle tonalità conturbanti, capace di far vibrare l’animo di chi ascolta… Uno spettacolo raro, da vedere e rivedere.
Leggi tutto
Alda Merini è una rockstar, “travolgente e potente come Vasco Rossi o Franco Battiato”: parola di Monica Guerritore che, insieme a Giovanni Nuti, porta in scena “Mentre rubavo la vita!” …un concerto forte con canzoni inedite scritte da Nuti sui versi della Merini: non si troveranno rime baciate, non sarà un reading, né un’ingessata lettura al leggio, né una pièce teatrale in forma di amarcord. Sul palco Merini riprende vita con tutta la sua passione incandescente, le sue contraddizioni, i suoi tormenti, la sua femminilità bruciante, la sua sensualità, la sua dolente personalità… Come Orfei contemporanei i due artisti credono fermamente che la poesia non sia un’arte da far ammuffire tra le pagine dei libri, ma materia viva, febbricitante, da far risuonare e cantare perché “tocca le corde interiori e ha la forza e l’attualità delle canzoni rock”.
Leggi tutto
Alda Merini, un gigante. Tutte da applaudire le motivazioni che hanno spinto Monica Guerritore e il cantautore Giovanni Nuti a confezionare e interpretare lo spettacolo “Mentre rubavo la vita”. …Dà ad entrambi l’opportunità di restituirci il grumo di lava incandescente che anima la poesia di Alda con la passione necessaria, il senso del dolore, l’allegria di esistere e la coscienza di come si possa rendere fertile la poesia. Da non perdere.
Leggi tutto
Quello andato in scena al Teatro Menotti di Milano il 24 ottobre (e lì resterà in programma fino al 2 novembre) è stato uno spettacolo di incandescente e folle bellezza. Guardando i due interpreti muoversi, cantare, ballare, ridere e commuoversi sul palco, si è respirata libertà, quella vera libertà che pochi altri oltre ai poeti riescono a guadagnarsi nella vita. …Sul palco, la coppia Nuti-Guerritore funziona alla grande e trova una perfetta sinergia… Grazie a questo spettacolo, Alda Merini vive più che mai, le sue parole bruciano ancora di quella passione per la vita che l’ha sempre accompagnata.
Leggi tutto
Serata fiammeggiante e necessaria in un emozionante susseguirsi di schegge di vita che mettono a nudo una montagna di forza e dolcezza… Uno spettacolo che invita al rischio, a non accontentarsi di quel quotidiano vuoto e superficiale che travolge ogni sentimento nel nome dell’ordinario …rende magnificamente il senso di abbandono, la vitalità della malattia, l’impossibile adattamento alle convenzioni e la sfrenata emotività di una femmina indomita (Alda Merini) alla quale persino ‘quella croce senza giustizia che è stato il manicomio non ha fatto che rivelare la grande potenza della vita’. Viscerale, evocativa e coraggiosa la Guerritore spalleggiata dalla classe e dall’energia vocale di Giovanni Nuti… Da non mancare.
Leggi tutto
L'anima di Alda, così viva e presente, si sente fin dall'apertura del sipario, grazie alle parole sussurrate da Monica e le prime videoproiezioni (di Lucilla Mininno e Mimma Nocelli, che cura anche la regia), che accompagnano tutta la serata. Anima e corpo, spirito e sangue, parole evocate ed eteree o scritte sui muri, amore e passione, tormento e follia, farfalla e verme immondo, per citare Arrigo Boito: questa è Alda, una donna, mille donne, in cui ognuna di noi si può riconoscere. Le straordinarie note di Nuti accarezzano e accompagnano i versi della Merini, con tatto e rispetto e spaziano dall'elegia pura, all'energia più vitale.
Leggi tutto
Le poesie di Alda Merini, musicate e cantate dalla grande voce di Giovanni Nuti (che per 16 anni ha avuto un rapporto strettissimo e profondo con la poetessa) e il canto femminile unico ed intenso di Monica Guerritore ci donano generosamente l'anima della poetessa dei Navigli, in un percorso che esplode il suo senso libero. Nuti-Guerritore fluiscono, divengono, riportando alla vita l'energia Merini, in quella sua espressione non contenuta di una ricchezza illimitata, nel messaggio preciso di gioia nella trasfigurazione del dolore e nel suo essere oltre. “Voglio essere ricordata come la poetessa della gioia perché la mia vita l’ho vissuta tutta, anche il suo inferno” (Alda Merini).
Leggi tutto
Il debutto del recital dedicato alle canzoni della poetessa Alda Merini. «Non credevo che avesse una voce così bella». È uno dei tanti commenti positivi degli astigiani al termine del recital «Mentre rubavo la vita» con Monica Guerritore e il cantautore Giovanni Nuti. Lunedì sera il debutto con pienone al Michelerio.
Leggi tutto
Stasera al Michelerio Monica Guerritore presenterà lo spettacolo realizzato con il cantautore Giovanni Nuti. «Mentre rubavo la vita» con Monica Guerritore e Giovanni Nuti andrà in scena stasera alle 22 al Michelerio.
Leggi tutto
“Io come voi sono stata sorpresa mentre rubavo la vita”. Questo il verso di Alda Merini dal quale è stato tratto il titolo dello spettacolo, un concerto a due voci che fonde le parole palpitanti della poetessa alle splendide musiche di Giovanni Nuti.
Monica Guerritore e Giovanni Nuti cantano, raccontano e interpretano le poesie di Alda con l’accompagnamento musicale di sei musicisti sullo sfondo di immagini che mostrano i luoghi reali e dell’anima dell’autrice.
Leggi tutto
“Già col cappotto, pronto ad uscire di casa, squilla il
telefono: è Alda. Mi dice: “Hai una penna?”. La prendo.
Lei; “Scrivi”. E mi detta dei versi, come faceva spesso,
chiedendomi di musicarli. “Ti chiamo tra mezz’ora e me li
canti”…
Leggi tutto
Non è mai facile celebrare la grandezza artistica della
scrittrice Alda Merini, forse perché al suo personaggio,
così complesso nelle straordinarie sfumature, andrebbe
giustapposto uno spettacolo altrettanto ricco di mille
esternazioni…
Leggi tutto
L’attrice: qui sono a casa, penso a mia nonna e a mio
padre, alle passeggiate sul lungomare e alle vacanze
capresi
“Solo la mia Napoli poteva darmi la forza per debuttare
come cantante”. Monica Guerritore non nasconde quel
misto di emozione e di felicità che la sua prima volta come
interprete di un repertorio musicale le regala, e per di più
nella città della sua famiglia...
Leggi tutto
Monica Guerritore al Trianon con l’anteprima di
“Mentre rubavo la vita”
“Lascio a te queste impronte sulla terra / tenere e dolci che
si possa dire: / qui è passata una gemma o una tempesta /
una donna che avida di dire / disse cose notturne e delicate,
/ una donna che non fu mai amata…”, scriveva Alda
Merini, grande poetessa del nostro tempo. Di quei suoi
versi s’impadronisce ora Monica Guerritore…
Leggi tutto
L’attrice porta in scena il musical sulla vita di Judy Garland e uno spettacolo dove interpreta, insieme al musicista Giovanni iNuti, i versi di Alda Merini: “Mi piace provare cose nuove, che mi appassionano. Senza pensare alle conseguenze”...
Leggi tutto
Una Napoli un po’ surreale, caotica e colorata. L'aria piacevole di una sera di autunno che è una chiara primavera. Teatro Trianon: il "teatro del popolo". Questa sera si è trasformato nel teatro della poesia. Alda Merini ha fatto vibrare voci, archi, tasti e anime. Giovanni Nuti, in forma strepitosa, ha subito offerto coppe colme di ritmo caldo, corposo, ad una platea gremita con Le osterie. L'immancabile danza, dionisiaca e travolgente, con un "compagno di giochi" insostituibile come Simone Rossetti Bazzaro e i suoi violini, ha scaldato il pubblico per una libagione unica agli altari della Poesia di quella Donna di superba "tempesta" che è da sempre Proserpina lieve. E poi... Lei, Monica Guerritore, Madama Recitazione incontra, col cappello d'oro e la chioma di una fulva Demetra, Madama Poesia. L'attrice si fa cantante. Folle, ammiccante: è una caleidoscopica fusione di arti che hanno generato un eccezionale Disordine interiore. E il Caos di dentro ha voluto danzare. Come Baccante e Orfeo, mano nella mano, hanno centellinato una segreta bellezza, simile a quegli "anemoni di luce" che Alda Merini faceva brillare ogni volta che ha donato un verso a questa terra. Duetti fantastici, interpretazioni favolose. Mentre, sullo sfondo, scorrevano immagini struggenti: dal volto della Giovanna D'Arco di Dreyer a Bunuel...dal Muro degli Angeli alla sigaretta della Merini. Ecco allora Gli inguini, Prima di venire, Mare e terra; ma tra quelle imperdibili Paura dei tuoi occhi, Il grido, Com'è grande il pensiero del mare, Il violinista piange: quest'ultima riproposta in chiave ''cinematografica'' nel video finale. Delicatezza, estro. Ironia: ecco la chiave di volta. L'ironia e il sorriso di La zanzara, divenuta occasione di un "punzecchiarsi" dei nostri ora comico, ora allegro, ora canzonato, ora sensuale. Giovanni Nuti è l'incarnazione di un bohèmien che porta "la terra a Venere" e canta alle lune nuove, alle megere ed alle vergini come si fa con Ecate per gli incantesimi nei crocicchi; Monica Guerritore è rigogliosa come la Terra dai seni ubertosi, è appassionata e viscerale come un'Anna Magnani, è delicata come la Pubertà, è femmina come la Luna. I musicisti sono ineguagliabili: strumenti insostituibili di un incantamento nuovo. Come ineguagliabile è la regista dello spettacolo, Mimma Nocelli. E se questo è stato possibile, il plauso va alla produzione di Paolo Recalcati (solo i poeti hanno il coraggio di "produrre" la poesia!). Grazie a tutti. Mancava da tanto sui palcoscenici italiani uno spettacolo così. Stasera, "Mentre rubavo la vita", ho compreso che niente è più importante della Libertà. Di essere. Di esserci. Di esprimersi.